martedì 31 gennaio 2012

Morire.

Forse presto, forse no. Vorrei.
Ogni tanto ci penso, come faccio a vivere/respirare/camminare se tu NON SEI QUI?
Voglio morire.
Mi manchi da impazzire non respiro non voglio mangiare voglio solo te.
Cazzo ti prego tempo passa veloce davvero non ce la faccio più.
Sto morendo dentro.
Je t'aime ma vie.
Tua, sempre e per sempre, io.

lunedì 30 gennaio 2012

Mmmmmh Boh.

Non scrivo da un po'. Sono troppo impegnata a perdermi via facendo cose per tenermi occupata e far passare il tempo velocemente.
Cucire, farmi i vestiti; fare i vestiti x il cane; fare i braccialetti; andare al sert; dormire; scrivere lettere al mio G. Sono stanca. Non so di cosa visto che non faccio niente, ma mi sento sempre così dannatamente stanca e stufa e spossata e provata e boh. Non mi va di fare niente. Mi sto spegnendo un po' alla volta, anche se fingo che non sia così. Voglio che esci voglio che torni da me non ce la faccio più. Ho voglia di tagliarmi, così non sento più il male dentro dell'anima. Voglio vedere il sangue scorrere. Voglio farmi una cazzo di pera. Non ce la faccio più più più

giovedì 19 gennaio 2012

Tanto tempo.

Tanto tempo è passato dall'ultima volta in cui ho scritto qui.
Tanto tempo è che sto senza la vita mia.
Tanto tempo è che mi manca tutto, tanto tempo è che non ho niente dentro.
Mi manchi, mi manchi da impazzire, mi manchi da dare la testa nei muri, mi manchi da non respirare e da morire soffocata senza l'aria.
Te provi le stesse cose. 
Lo so dalle lettere che mi scrivi, e lo so perchè io e te siamo NOI.
Io so in ogni momento cosa provi tu, come stai, cosa vorresti. Io e te siamo la stessa cosa.
Ti percepisco in ogni cosa che faccio che vedo che penso che dico, tu ci sei sempre, ma non ci sei.
Sono confusa, impaurita, distrutta, spenta, morta dentro.
Vorrei solo che tu fossi qui. Andrebbe tutto bene.
Andrebbe bene anche se non ho un soldo in tasca, andrebbe bene anche se ci dobbiamo arrangiare sempre, andrebbe bene solo per il semplice fatto che TU mi fai andare tutto bene.
Non ho voglia di fare niente. 
Più cerco distrazioni lavorando-leggendo-camminando, più la testa gira che ti rigira sempre da te torna. 
Come il cuore.
Il cuore non s'è mai neanche spostato da te.

lunedì 26 dicembre 2011

Festa? Quale festa?

Festa de che? Ma perchè dovrei festeggiare? Santo Stefano? Visto che Stefano si chiama uno dei miei stupratori quando è successo, sinceramente è l'ultimo nome che santificherei. Ma vaffanculo un po', devono fare santa me per tutto quello che ho sopportato e che sto sopportando!
A me però non mi fa santa nessuno. Sono la poveretta con la nuvola di Fantozzi sopra la testa.
Continuo a leggere sul mio e-reader: non sostituisce l'odore dei libri nuovi, della carta, però mi piace da morire un sacco. Continuerò a comprare il cartaceo, ma intanto sono comodissima così. Bello avere lì dentro tutti i testi che voglio. E le foto: le foto con lui.
Mi manca tanto: avremmo dovuto passare insieme anche questi giorni come sempre, e FORSE avrei trovato qualche motivo per festeggiare.
Già il fatto di essere con lui sarebbe motivo di festa.
Chissà quando ti rivedrò amore mio... chissà...
Non ci voglio pensare. Vorrei addormentarmi e risvegliarmi il giorno della tua liberazione.
Sono stanca e stufa, e sono stanca e stufa di ripetere che sono stanca e stufa.
Vorrei rompere tutte le faccette felici che vedo coi cappellini di babbo natale con le stelline che luccicano. Romperle tutte, e farle luccicare di sangue.

domenica 25 dicembre 2011

Sempre come sempre.

Oggi è Natale.
E con ciò?
Dovrei credere alla nascita dell'amico immaginario in mezzo alle vacche, ed essere felice ed emozionata, come tutti voi? Mmmmh, no.
Per me è una giornata esattamente come tutte le altre. Come tutte le altre mattine sono andata a prendere il mio metadone, sotto gli sguardi un po' tristi dei medici e degli infermieri, come a dire "poveretta che esistenza triste". Beh, hanno ragione.
Ho un'esistenza triste, in questo momento.
Senza di lui, tutto è triste, tutto è noia, tutto è schifo.
Oggi che sono tutti felici, a maggior ragione mi fa tutto ancora più schifo!
Me ne vado a leggere. Come sempre.
Che cazzo cambia oggi? Mi viene solo da vomitare davanti alla vostra felicità ingiustificata.

venerdì 23 dicembre 2011

Buon Natale, buoni cazzi e mazzi!

Buon pomeriggio a tutti.
Continuo a pensare a cosa farà Ganga in carcere a Natale. Gli faranno fare un albero, o un presepe? Riceverà dei regali? Cosa potrei regalargli io? Non è facile, viste le cose che possono entrare, la lista è relativamente ristretta. E oltretutto non posso fare il pacchetto perchè verrebbe distrutto all'entrata, quindi che mierda! Pensavo di prendergli un libro, anche se gliene ho già portati diversi non sarà una gran novità, ma sempre meglio del prosciutto o formaggio sottovuoto, direi.
La mia vita è decisamente cambiata; e sta continuando a cambiare. Tante persone mi ripetono della fortuna che lui ha ad avere fuori una persona come me, e la cosa mi fa alquanto piacere! Mi dicono che trovarne di donne che stanno ad aspettarti senza andare a farsi i cazzi loro, o fare le corna, ecc...
A me sembra giusto così! Alla base dell'amore dovrebbe esserci il rispetto (non sempre c'è), come alla base di ogni rapporto umano, suppongo. Io non voglio mancare di rispetto a nessuno, men che meno alla persona con cui ho condiviso e continuerò a condividere il resto della mia vita. Non mi sembrerebbe giusto uscire, andare a feste, andare a divertirmi mentre lui è rinchiuso lì, e senza di lui in ogni caso non lo farei. Oltre alle normali uscite giornaliere per andare al SERT e qualche giro pomeridiano con la mia amica L. per negozi, non faccio altro. Ah sì, esco a fare la spesa. E a trovare mia madre. Beh in ogni caso non faccio NIENTE.
N-I-E-N-T-E.
E il NIENTE farò anche a Natale e Capodanno: nella gioia e nel dolore; in questo caso, in questo periodo molto doloroso, io sono partecipe del suo dolore, oltre che del mio. Quindi è giusto così. Ora vado a fare qualche lavoretto col Cernit, fra cui un dilatatore o qualcosa per te, amore mio.
Sono qui ad aspettarti.
Finchè morte non ci separi.
Ti amo alla follia.

martedì 20 dicembre 2011

Amnistia!

Questa parola mi riempie di gioia e di SPERANZA.
Amnistia.
La speranza di poterti riavere molto prima del previsto con me.
Sarebbe un sogno, il regalo più bello che potrei ricevere: poterti avere con me, riabbracciarti, baciarti, stringerti forte e non lasciarti andare mai più.
Mi manchi da impazzire; è tutto difficile senza di te, ma ce la sto facendo.
Ora vivere in città con la mia amica L. è tutta un'altra cosa: mi tengo molto più impegnata, chiacchieriamo usciamo facciamo spese riesco a ridere, insomma... ho meno tempo per deprimermi e pensare negativo.
A te penso sempre e in ogni caso, ma ora la mia visione è cambiata: dal bicchiere mezzo vuoto sono passata al bicchiere mezzo pieno. Penso a tutte le belle cose che faremo non appena uscirai, al giorno in cui sarò fuori da quel grande cancello del carcere ad aspettarti, sorridendo. Sto decisamente meglio pensando a queste cose che al tempo che non passa... A proposito, sono quasi due mesi.
Ieri ho visto un nuovo avvocato: finalmente una con i coglioni e i controcoglioni, devo dire! Mi richiamerà già stasera per farmi avere notizie per le visite... Questa sì che sa fare il suo lavoro!!!
Sono davvero felice finalmente le cose si muovono nel verso giusto... E se ci sarà davvero l'amnistia, posso dire di essere veramente molto fortunata!!!
Mi sembra di essere cambiata, in questi quasi due mesi: in meglio o in peggio, questo non lo so dire: ma sta di fatto che sono cambiata. Vedo le cose sotto un'ottica molto differente, presto più attenzione ai dettagli, sono più apprensiva e più attenta a ciò che faccio, a ciò che dico. Il 20 gennaio ci sarà il processo. Ci sarò. Ora vado: è arrivata L., andiamo a fare un po' di gioielli col fimo, e devo farle il colore ai capelli.
Ganghino ti amo. Sei sempre nel mio cuore.